Alghero e la Nurra
Da Alghero alle splendide coste della Nurra - Alghero è una delle più belle cittadine sarde, interessante per i suoi monumenti, il mare, la storia che ne ha fatto un'isola catalana ben integrata nella Sardegna che la ospita.
Dopo la visita di Alghero, l'itinerario prosegue nella regione formante un rettangolo sporgente sul mare, la Nurra, una piana scarsamente popolata delimitata dai territori di Porto Torres e Sassari.
Si prosegue la linea della costa, che offre una serie di splendide località: l'insenatura di Porto Conte con le grotte di capo Caccia, le belle spiagge dell'Argentiera, il promontorio di Stintino con la vicina isola dell'Asinara.
Nella zona di Porto Torres si possono vedere gli importanti resti archeologici dell'antica città romana e una tra le più belle chiese romaniche dell'isola. Nella Nurra sono numerose le testimonianze delle civiltà neolitica e nuragica.
Cartina stradale
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Sono poche le cittadine in Sardegna ad affacciarsi direttamente sul mare; nessuna forse lo fa con la stessa grazia di Alghero. Il turismo aveva scoperto la cittadina catalana prima ancora che esistessero la costa smeralda e le altre coste dai vari colori. Già dagli anni sessanta era frequentata dagli inglesi.
C'è uno stretto legame tra Alghero e Barcellona in Spagna. La lingua parlata è un catalano arcaico, usata dagli abitanti, si legge nelle targhe delle vie, la si ascolta nei canti popolari e nelle cerimonie religiose. Il territorio intorno alla città, l'interno e le coste offrono località di grande bellezza, con le perle di Porto Conte e capo Caccia.
Dopo aver visitato le numerose torri presenti in città, ci si dirige verso Porto Conte nella cui zona si notano a sinistra le deviazioni per le belle spiagge delle Bombarde e del Lazzaretto. A destra vi è l'importante nuraghe Palmavera.
Proseguendo si arriva alla bellissima baia di Porto Conte, un ottimo porto naturale di 6 Km di lunghezza. Più avanti si giunge al promontorio di Capo Caccia ricoperto di macchia mediterranea. Sul mare si levano scogliere mozzafiato che giungono nei punti più ripidi a un'altezza di 300 metri.
La roccia calcarea è percorsa da grotte; la più bella e famosa è la grotta di Nettuno, raggiungibile da Alghero con barconi oppure percorrendo i 656 gradini della Escala del Cabirol, lunga e ripida ma di grande bellezza paesaggistica. La grotta è visitabile.
Rientrati al bivio in fondo alla baia, la strada prosegue dritta per Santa Maria la Palma. Una deviazione merita la Necropoli neolitica di Anghelu Ruiu. I 36 ipogei, scavati tra la metà e la fine del terzo millennio a.C. costituiscono uno dei più importanti complessi a domus de janas dell'isola, le tombe da camerette comunicanti dove venivano deposte le ossa scarnificate dei defunti che la fantasia popolare ha chiamato Case delle Fate.
Proseguendo il viaggio si arriva all'Argentiera dove spiccano le rocce luccicanti venate dai filoni metalliferi. Il filone di piombo, argento e zinco presenti nelle rocce era conosciuto sin dall'antichità e sfruttato anche dai pisani che nel medioevo dettero il nome alla località.
Il percorso prosegue verso nord per Stintino, che conserva ancora i caratteri di un vecchio borgo di pescatori fondato nel 1885. E' uno dei posti ideali per trascorrere le vacanze. Al termine del percorso si apre una favolosa vista verso la grande isola dell'Asinara, di estremo interesse naturalistico e paesaggistico.
Di ritorno si prosegue per Porto Torres, una delle zone più industrializzate del Nord Sardegna; anche qui non mancano comunque le zone archeologiche. La città fu fondata da Giulio Cesare nel 46 a.C. come prima e unica colonia di cittadini romani nell'isola, grazie anche al suo porto commerciale utilizzato per il trasporto di prodotti agricoli verso Ostia e Roma. Porto Torres fu capitale nel medioevo del giudicato del Logudoro dove nell'XI secolo fu costruita la splendida chiesa romanica di San Gavino. Da Porto Torres inizia la statale 131, che porta a Sassari con 20 Km di percorso.
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