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Monte Sirai, parco archeologico. Carbonia | Home Page |
Il Monte Sirai è occupato in buona parte da un importante insediamento fenicio e punico, sorto al centro dello strategico incrocio fra le vie d'accesso al mare sulcitano e quelle che si spingevano verso le piane del Cixerri e del Campidano. La colonia fenicia, fortemente integrata alla comunità nuragica preesistente, fu fondata intorno al 750 a.C. e distrutta intorno al 520 a.C. dai Cartaginesi. Questi ultimi la ricostruirono e vi abitarono, fortificandola intorno al 360 a.C. e ricostruendola integralmente secondo un piano urbanistico unitario intorno al 250 a.C., fino al 110 a.C. circa, momento in cui furono costretti ad abbandonarla, in seguito forse ad una deportazione da parte dei Romani, dominatori della Sardegna già dal 238 a.C. L'ABITATO occupa la parte meridionale ed è accessibile attraverso la porta Nord. All'interno si incontra la piazza più importante, dominata dal Tempio di Ashtart, fondato dai fenici al loro arrivo. Di notevole rilevanza è la Casa Fantar. Sono presenti sia la Necropoli Fenicia, che la Necropoli Punica composta da 13 tombe a camera scavate nel sottosuolo roccioso ed al cui interno sono visibili i sarcofagi litici per le deposizioni. A valle delle necropoli sorge il Tofet, luogo sacro e di sepoltura riservato ai bambini morti naturalmente in modo prematuro. Nel santuario si distinguono un tempietto e uno spazio aperto detto campo d'urne. |
Panoramica zona archeologica - Carbonia | Antica strada |
Ingresso abitazione | Antica strada |
tempio di Ashtart, dea della guerra | Ingresso abitazione |
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| Ingresso città |
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